IL VALORE DEL VETRO

Non è solo bello da vedere e da toccare, sia al naturale che colorato: il vetro è igiene, trasparenza e qualità. Un materiale che, quando scelto per contenere le formule cosmetiche, regala in cambio stabilità e sicurezza. Chapeau.

a cura di
Elisa Crotti

A ntico, magnifico e incredibilmente polivalente: da gioiello a packaging, il vetro è un materiale capace di conquistare, non solo perché affonda le sue radici nella storia, ma anche perché è puro, sano e perfettamente igienico.

Conoscerne caratteristiche e pregi, soprattutto quando il suo uso si estende al mondo della bellezza e della cosmesi, dove il vetro gioca la sua partita più avvincente, è un modo per operare scelte consapevoli, a vantaggio del prodotto contenuto, ma anche del mercato, che oggi più che mai apprezza le proposte sostenibili.

Naturale, con una storia antica

Una convinzione va rivista: il vetro non è stato creato dall’uomo, che l’ha solo scoperto, ma è un fluido solidificato completamente naturale.

La sua origine, infatti, sta in un processo di fusione che avviene quando la sabbia di quarzo si scioglie in seguito a un forte innalzamento della temperatura con successivo raffreddamento della massa fusa. Ossia: alta temperatura, fusione della sabbia, raffreddamento, solidificazione del fluido, vetro. I fenomeni naturali che causano un così forte shock possono essere diversi: fulmini, eruzioni vulcaniche o l’impatto di un meteorite. La storia del vetro è quindi antica come il mondo, al punto che già nell’era neolitica, attorno al 7.000 a.C., sono stati ritrovati reperti che attestano come l’uomo usasse il vetro quale utensile (ad esempio, grazie ai suoi bordi affilati, l’ossidiana si prestava a essere utilizzata come cuneo o raschietto). Da allora, il vetro è un grandissimo alleato dell’umanità.

Scegliere il packaging in vetro

In Italia si producono circa 10 miliardi di pezzi in vetro all’anno. 10 miliardi solo nel Bel Paese è una cifra davvero impressionante. E il motivo per cui il vetro è fra le scelte predilette in diversi settori, è dato dalle sue caratteristiche: è infatti un materiale sano e inerte, che non reagisce con le sostanze con le quali viene in contatto.

Non solo: proprio per la sua natura, non altera, anzi conserva al meglio le caratteristiche chimiche e organolettiche – fra le quali gusto, performance e profumo – delle sostanze contenute.

Non stupisce quindi come questo materiale venga ampiamente impiegato sia nel settore cosmetico, dove è utilizzato prevalentemente per le soluzioni più pregiate, complesse e ricche (basti pensare ai vasi per le creme viso e ai flaconi per i sieri), sia in quello farmaceutico e alimentare. In particolare, nel settore food e per la cosmetica si utilizzano contenitori stampati in vetro sodico-calcico, costituito da silice, calce e soda. Questi sono detti fondenti perché facilitano la fusione della silice a temperature inferiori a quanto avverrebbe normalmente.

Oltre a queste importantissime peculiarità, il vetro vanta un altro aspetto essenziale, a garanzia della sicurezza e della stabilità del prodotto. Si tratta della sua trasparenza, che consente di “controllare a vista” la qualità e lo stato di salute del contenuto.

La trasparenza, a sua volta, può essere modulata per scongiurare possibili effetti avversi della luce: pensiamo ad esempio alla tendenza di alcuni principi attivi (Vitamina C in primis), che vedono virare il proprio colore se posti a contatto con la luce. Un vetro opaco, magari scuro, evita efficacemente questo inconveniente.

Considerato che le performance del vetro sono già assestate su valori ottimali, la ricerca si sta oggi muovendo verso le innovazioni concernenti il processo produttivo e riguarda le nuove composizioni e colorazioni, i sistemi di formatura, i trattamenti superficiali e i controlli. Un ulteriore importante filone di ricerca è quello per cui si tanno studiando soluzioni che tendano a diminuire la quantità di materiale impiegato (meno vetro) pur mantenendo la robustezza e la solidità del contenitore: una scelta che punta alla sostenibilità e su cui stanno investendo numerose aziende italiane e internazionali.

Un materiale permanente per una scelta Sostenibile

Quanto a longevità il vetro non ha rivali. Infatti, recuperato grazie al contributo quotidiano di milioni di persone che si impegnano nella raccolta differenziata, rinasce con forme e destinazioni d’uso identiche a quelle delle vite precedenti.

Senza alcuna perdita di materia o scadimento qualitativo, anche il vetro – così come, ad esempio, l’alluminio – può essere riciclato all’infinito, e viene quindi considerato a tutti gli effetti un materiale permanente, in grado di realizzare il concetto di economia circolare.

Per la produzione di 100 kg di vetro sono necessari circa 117 kg di materie prime vergini. Con il riciclo si alimenta un percorso virtuoso, che consente la riduzione del consumo di risorse naturali e una minore attività estrattiva. Ossia, una “montagna” di materie prime risparmiate.

Una volta conferito e rimossi attraverso appositi processi e macchinari gli inquinanti come ceramica, cristallo e pyrex, i rifiuti di imballaggi in vetro diventano MPS, ossia Materia Prima Seconda, pronta per essere riutilizzata nei forni fusori delle vetrerie per la produzione di nuovi contenitori in vetro.

Il risparmio energetico dovuto al riciclaggio del vetro ha però un respiro ancora più ampio*.

• Riduzione del 2,5-3% dell’energia di fusione per ogni 10% di rottame impiegato al posto delle materie prime tradizionali.

• In Italia, risparmio energetico annuale di circa 412 milioni di m3 di gas, equivalente ai consumi domestici di 1.600.000 persone in un anno.

• Fra risparmi legati alla produzione del vetro (diretti) e delle materie prime (indiretti) ogni anno in Italia si evita l’emissione in atmosfera di circa 2 milioni di tonnellate di CO2 – equivalenti a quanto assorbito da una foresta temperata vasta più della Puglia.

* Fonte: CoReVe – Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro prodotti sul territorio nazionale.

Il vetro, una scelta etica

sa ci comunica un’azienda che sceglie il vetro per i suoi prodotti? Senza dubbio che è attenta all’ambiente e allo sviluppo sostenibile, ma anche al valore delle sue formule e alla qualità del contenuto, che non teme di mostrare.

Verso il consumatore e verso l’ambiente, il vetro è trasparenza, in tutti i sensi.

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